Nonostante le molteplici novità degli ultimi mesi, in termini di presentazioni smartphone Android, uno dei modelli di maggior appeal per gli utenti pare esser l’Huawei P9 Lite reso ufficiale dell’omonimo brand asiatico verso la fine di Aprile 2016 con aspettative di fondo basate sul successo del predecessore P8 Lite dal quale pare aver ereditato molteplici aspetti positivi pur distaccandosene molto in senso migliorativo.
In un segmento di mercato, quale quello dei medi di gamma, sempre più in sofferenza vista l’alta qualità degli entry-level ed il costante declino degli street prices dei modelli top diventa naturale chiedersi se valga la pena o meno puntare sul nuovo device Huawei: proviamo a rispondervi attraverso la recensione Androidati tramite l’analisi di caratteristiche – sia costruttive che hardware – la resa funzionale software e lo strumento compara prezzi.
Unboxing: chi ha detto che la confezione non merita attenzione?
Huawei P9 Lite, nelle colorazioni champagne ed argento, è disponibile online da Amazon ad un prezzo scontato
Se il trend d’avvio 2016 sembrava esser il minimalismo, Huawei pare abbia deciso di andare controcorrente ritenendo la fase dell’unboxing una valida componente sull’impatto che lo smartphone Android può avere sull’utente col giusto compromesso tra organizzazione degli elementi ed accessori inclusi senza mai esagerare o strafare.
La scatola è un classico cartonato con un pannello superiore sul quale è collocato lo smartphone ed al cui di sotto sono celato gli scomparti per il caricabatteria (adattatore da muro più cavetto USB), le istruzioni per l’uso e non ultime le cuffie – quest’ultime di ottima qualità costruttiva, nel design auricolare, oltre che dotate di una buona propagazione del suono – differenziandosi lievemente da una concorrenza generalmente cheap nella dotazione accessoria del packaging. Nulla di rivoluzionario, intendiamoci, eppure la struttura rende la confezione d’acquisto un valido supporto contenitivo visto l’uso degli spazi interni rispetto ciò che il mercato ci riserva solitamente.
Design: il minimal come chiave di successo
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Il design proposto col nuovo Huawei P9 Lite tiene fede in linea di massima alla line-up intrapresa col fratello maggiore P9, pur dovendo chiaramente evidenziare dei compromessi tipici della volontà di assottigliarne il prezzo e differenziarlo per qualità e “nobilità” a quest ultimo considerando già le dimensioni particolarmente similari ed espresse in 146.8 x 72.6 x 7.5 mm ed un peso decisamente contenuto a soli 143 grammi tanto da individuare nella presa d’uso uno dei punti di forza.
Lo smartphone Huawei non vanta una scocca unibody in metallo, materiale limitato alla sola cornice laterale, con l’area posteriore intervallata da un frame in vetro per antenne e fotocamera incastonate in una back cover non removibile in una plastica opaca la cui verniciatura e lavorazione la rendono non solo piacevole al tatto quanto anche poco soggetta alle impronte dimostrando quanto non si stia parlando di materiali economici bensì robusti e ben assemblati. Il form factor, e nello specifico ci riferiamo a spessore, fori degli speaker audio e rifiniture laterali, seguono fedelmente le linee del P9 proponendo il tasto d’accensione (lievemente zigrinato) e bilanciere del volume sul margine destro, il carrello SIM/MicroSD su quello sinistro, con casse, microfono e porta USB – manca lo standard Type-C – sul bordo inferiore spostando il jack audio su quello superiore.
Lo abbiamo testato per poco più di un mese, attraverso un utilizzo quotidiano intenso, un po’ street e comune senza particolari cover protettive o pellicole, e la tenuta si è dimostrata più che soddisfacente evidenziando appena qualche fragilità nella zona del jack audio e sul frame in vetro posteriore con piccoli segni di usura facilmente evitabili con un uso comune, specialmente qualora decidiate di acquistare delle cover Huawei P9 Lite.
Gallery Huawei P9 Lite
Display: compresso coi top, ottima la diagonale per l’uso
Borderless e con un ottima diagonale, le chiavi vincenti nelle caratteristiche smartphone scelte da Huawei emergono relativamente uno schermo che si propone come un perfetto e – finalmente adeguato – compromesso tra dimensioni standard e phablet, ne risentono positivamente sia la tenuta con utilizzo ad una mano (seppur supportati da specifiche funzionalità software) che l’esperienza utente nella qualità dei colori e luminosità.
La scelta è infatti ricaduta su di un pannello da 5.2 pollici, un Full HD con risoluzione da 1080 x 1920 pixel ed una densità di 423 ppi a conferma di come pur disponendo di tipologie decisamente più risolutive l’attuale mercato deve tener conto anche della percezione dell’occhio umano puntando su di un compromesso tra quello che può esser percepito dall’utente (il QHD sarebbe stata un’esagerazione) e ciò che offre vantaggi in termini di prestazioni e consumi: il pannello IPS, in tal caso, pur evidenziando i limiti di non OLED garantisce una buona angolatura, una perfetta gestione dei colori che risultano vivaci senza mai esagerare ed un intelligente gestione della luminosità coadiuvati dai sensori e dalla modalità d’uso manuale in caso di necessità.
Il display Huawei P9 Lite vanta anche la qualità d’esser oleofobico, impronte ed aloni non si formano facilmente pur con uso intenso, ed al contempo si conferma più che soddisfacente nell’utilizzo in ambienti con forte illuminazione in controluce per merito – e non solo – del sensore di luminosità perfettamente coadiuvato con una gestione dei colori e risoluzione ottimale in qualsiasi condizione ambientale.
Caratteristiche Huawei: hardware bilanciato con alcuni punti di forza
Le fondamenta hardware di questo smartphone Android non hanno nulla d’invidiare al fratello maggiore P9, tra le caratteristiche Huawei P9 Lite vi sono infatti elementi tali da garantire fluidità d’uso ed elevate prestazioni per quello che si colloca tra i medi di gamma pur emulando la resa di un top del settore venendo incontro alle più disparate esigenze d’uso dell’utente moderno in base ai vari gusti e necessità.
La scocca cela infatti un SoC proprietario HiSilicon Kirin 650 Octacore, suddiviso in due gruppi quadcore entrambi con processori Cortex-A53 ma dalla frequenza rispettivamente da 2.0 ed 1.7 GHz, coadiuvati da GPU Mali-T830, 3 GB di memoria RAM – la medesima del P9 – oltre a 16 GB di storage espandibile via microSD sino a 128 GB (anche nella versione europea Dual-SIM) al fine di garantire una perfetta fluidità d’uso durante qualsiasi azione di multitasking, a prescindere dalla tipologia di app sfruttata risultando adatto anche per un utilizzo semi-professionale ed intenso.
La connettività risulta un altro punto di pregio – sebbene non manchino alcune pecche a partire dalla porta USB non Type-C priva di supporto OTG – con la presenza di WiFi con WiFi Direct (un monobanda privo di copertura 5GHz), 4G / LTE, il supporto NFC, GPS e Bluetooth 4.1 il cui punto di massima viene raggiunto con l’implementazione del sensore biometrico sulla back cover posteriore: quest ultimo risulta reattivo, seppur non uno tra i più brillanti, e perfettamente contestualizzato nella user experience offrendo svariate features accessorie per l’accesso in sicurezza, lo scatto foto, lo scrolling Gallera e tanto altro.
Fotocamera: promossi megapixel e software
In un mercato sempre più attento al peso che foto e video vantano nella quotidianità, anche l’Huawei P9 Lite non poteva che dire la sua proponendo due obiettivi tra i migliori del proprio comparto forti di una buona ottimizzazione – anche software per l’app Foto oltre che hardware – offrendo un ottimo compromesso tra reattività, messa a fuoco e personalizzazione.
Le caratteristiche Huawei annoverano una fotocamera posteriore da 13 megapixel, con apertura focale f/2.0 e flash LED, accompagnata da una fotocamera anteriore da 8 megapixel: nonostante l’assenza della doppia fotocamera, un parametro tecnico pronto ad imporsi come uno standard basilare per la prossima generazione smartphone Android e non solo, la qualità complessiva degli scatti risulta soddisfacente sia in ambienti luminosi (nei quali gli scatti quasi eguagliano il fratello maggiore P9) che al buio sebbene in quest ultimo caso la qualità ne perda al confronto, come ovviamente prevedibile, con gli smartphone Android top di gamma della categoria.
L’app Foto vanta un’interfaccia pulita, ben organizzata nell’accesso alle funzioni primarie quali Flash e messa a fuoco oltre che dotata di filtri fotografici integrata, completando il pacchetto funzionale determinate modalità d’uso quali la modalità Pro Foto e Pro Video (per regolazioni manuali dei primari parametri) oltre all’HDR, l’opzione Panorama, il Time-lapse e le modalità di correzione automatizzata delle imperfezioni del viso denominate Bellezza e Video Bellezza (decisamente utili per selfie o video-selfie da pubblicare sui social o Instagram).
Software: Emotion UI 4.1, tra ombre e luci
L’evoluzione dell’interfaccia proprietaria Emotion UI, in release 4.1, può risultare un pregio oppure un difetto in base alle singole preferenze grazie all’ambiente ibrido tra la libertà di personalizzazione Android ed alcuni dettami e concepts iOS, ciononostante il lavoro condotto da Huawei risulta pregevole e davvero ricco nelle varie sfaccettature d’uso offrendo all’utente il massimo grado di controllo del sistema operativo basato – tra i vari dettagli – su Android 6.0 Marshmallow.
L’Home interface manca di un app drawer – non una scelta celata o nascosta bensì del tutto assente – in favore di un’organizzazione delle App lungo le varie schermate, la user xperience può esser complessivamente personalizzata grazie allo Store Huawei di Temi (in costante crescita dal punto di vista sia numerico che qualitativo) mentre l’apparato funzionale complessivo può esser gestito dai servizi di ottimizzazione, come Gestione Telefono, per liberare memoria, pulire la cache ed impostare preferenze per le app da mantenere attive in background o da chiudere generalmente una volta chiuse per limitare l’esborso RAM ed ottimizzare la batteria.
L’Huawei P9 Lite, diversamente dal P9, non offre features quali l’utilizzo smart col doppio tocco tramite nocche ciononostante risulta ricco proponendo in compenso un ricco pacchetto di applicativi come la Radio FM (assente sul top di gamma asiatico), un meccanismo di gestione del sensore biometrico per l’impostazione delle impronte digitali da riconoscere e le funzioni d’associare a quest ultimo, l’utilizzo ad una mano, i comandi vocali ed una funziona di replica dei tasti funzione preferiti da sfruttare tramite un pulsante fluttante in Home.
Benchmark:
L’Huawei P9 Lite ha registrato un punteggio di 51.267 tramite i test di benchmark di AnTuTu:
Batteria: dimenticatevi di powerbank e supporti
Il pregio primario, integrato nella caratteristiche Huawei P9 Lite, riguarda decisamente il comparto batteria proposto con un capacità di 3.000 mAh e perfettamente bilanciato anche tramite un’ottimizzazione software non marginale nella qualità dei risultati di longevità complessivamente proposti ed emersi dai nostri test, oltre che confermati in modo univoco da altri tester e siti.
La batteria consente di arrivare tranquillamente a fine giornata con un residuo minimo di carica anche in condizioni di utilizzo intenso, un dettaglio che sommato alle funzioni di risparmio energetico – quali l’ottimizzazione dei consumi e la modalità UI di risparmio – pongono questo smartphone Android ai vertici del mercato nell’ottica della durata energetica forse persino con risultati migliori del fratello maggiore P9.
Acquisto consigliato su Amazon:
L’acquisto attraverso lo store di Amazon continua a risultare la migliore opzione, dinanzi il rapporto qualità-prezzo proposto oltre che dell’affidabilità del marketplace, potendo reperire l’Huawei P9 Lite al prezzo di 236,00€ (spedizioni come sempre incluse sia per utenti Prime che non) prospettando un risparmio complessivo pari a 63,90€ sul reale prezzo di listino: l’offerta proposta risulta relativa la versione Italia mono-SIM, in Garanzia Italia.
Di seguito il link per accedere alle offerte Huawei P9 Lite su Amazon:
Le considerazioni finali dal team di Androidati
Al quesito d’apertura, relativo il dubbio sull’acquisto di un medio di gamma come l’Huawei P9 Lite a seguito della disponibilità di tanti ex-top di gamma dal prezzo in ribasso, ci riserviamo di rispondere positivamente in favore di un acquisto più che consigliato alla luce di molteplici aspetti che il terminale asiatico non solo non invidia ai recenti flagship killer del settore quanto anche al fratello maggiore P9 (al quale non sono mancati, e spesso, i riferimenti).
Lo smartphone Huawei si rivolge infatti ad un pubblico ampio, abbracciando non solo l’utente medio quanto anche gli appassionati/esigenti di terminali performanti dal dall’ottimo rapporto qualità-prezzo, andando a ridefinire un mercato attualmente appannato nella fascia media e forse neppure troppo rivitalizzato nella categoria degli ex-top con una certa omogeneizzazione di caratteristiche e specifiche funzionali verso cui questo modello risponde con stile, qualità dei materiali ed ottimizzazioni (in termini sia hardware e software quanto soprattutto di progettazioni) difficili da porre in secondo piano nelle considerazioni d’acquisto.
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