lunedì, 9, Dicembre, 2024
Cerca velocemente news, recensioni, guide, app, giochi ...
Home » Android » Zensors: monitoraggio intelligente per vecchi smartphone Android

Zensors: monitoraggio intelligente per vecchi smartphone Android

Zensors è un nuovo software che può trasformare vecchi telefoni Android in dispositivi di sorveglianza all’avanguardia.

Zensors

Non è fantascienza ma è il frutto di una ricerca sviluppata dalla famosa università Carnegie Mellon University insieme a Yahoo Labs, che vi consiglia di non sbarazzarvi dei vostri vecchi telefoni perché possono iniziare una nuova fase di vita come dispositivi per monitorare l’ambiente in modo intelligente. Il sistema di monitoraggio continuo intelligente del progetto Zensors permetterebbe al vecchio terminale non solo di riprendere ciò che avviene nell’ambiente circostante ma di rispondere alle vostre domande grazie al software di elaborazione integrato. Si potranno quindi interrogare per sapere, ad esempio, quante persone ci sono in un ristorante o quante auto ci sono in un determinato parcheggio.

Il telefono viene piazzato nell’area prescelta, si traccia l’area d’interesse e il telefono lo monitora. I vecchi dispositivi Android forniti di videocamera e di connessione a Internet, una volta trasformati in Zensors, potranno anche inviare una mail o un messaggio per segnalare un determinato evento. Può sembrare fantascienza solo perché stiamo parlando di vecchi smartphone Android? In effetti, tutto quello che un vecchio dispositivo Android trasformato in Zensors può fare è già realtà con Google Now, Siri e Cortana, assistenti personalizzati che apprendono il tono vocale di ogni utente.


Amazon ha pensato di utilizzare l’intelligenza artificiale per sviluppare i mechanical turks, sistemi che apprendono in che modo gli esseri umani rispondono ad alcune domande per sostituirli nel fornire assistenza. Col progetto Zensors i ricercatori hanno introdotto un sistema con un’installazione minima e non continuativa di sensori dai risultati sorprendenti: in fase di sperimentazione, gli esperti dell’università Carnegie Mellon hanno combinato risposte sia umane che automatiche (tipiche del machine learning) a determinati quesiti.

I sensori sperimentati sono dotati di un’intelligenza che si può paragonare a quella umana e si possono impostare in meno di un minuto. L’impiego di dispositivi Zensors per il monitoraggio ambientale intelligente fa parte di un progetto in fase sperimentale e, oltre agli smartphone Android, utilizzerebbe anche videocamere WiFi come Dropcam. Usando i nostri API, gli sviluppatori possono creare app ricche di funzionalità e reattive. Insomma, l’Internet delle Cose torna nella sua casa madre, il telefono.


Guarda anche

Geolocalizzazione avanzata PlaNet

Google: la geolocalizzazione avanzata di PlaNet grazie all’A.I.

Sono passati due anni da quando Google ha rilevato la società londinese DeepMind Technologies Ltd …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *