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Samsung Galaxy Note 4: recensione completa, scheda tecnica e software

Introduzione

Galaxy Note 4 - recensione

Il Samsung Galaxy Note 4 si propone come l’attuale top di gamma del settore, sia smartphone che propriamente phablet, rimarcando un dominio targato Samsung che tiene a galla l’azienda coreana recentemente colpita dalla crisi di vendite come punto di riferimento. Il phablet è infatti il frutto dello sviluppo sia hardware che software dell’azienda che ha saputo fornire una sapiente miscelazione di innovazione ed ottimizzazione, in particolare del lavoro già condotto perfettamente con precedessore Galaxy Note 3, riuscendo a presentare all’IFA di Berlino 2014 un prodotto completo sotto ogni profilo e difficile da imitare.

Il device Samsung si configura quindi al vertice della serie dei top di gamma riuscendo persino ad innalzarne gli standard oltre un tasso disatteso, almeno sino alla presentazione, vincendo a mani bassi con competitors come l’Huawei Ascend Mate 7, l’LG G3 Stylus, il modesto Alcatel One Touch Hero 2 oppure gli oramai datati HTC One Max e proprio il precedessore Samsung Galaxy Note 3. Nessuno di questi ad oggi è infatti capace di offrire la medesima completezza d’offerta che il phablet coreano è riuscito a fornire superando se stesso oltre ogni più rosea previsione.

Dimensioni: scocca e display

Galaxy Note 4 - recensione - 2

Uno dei problemi primari della categoria è da sempre la dimensione dei display, tali da creare confusioni e spesso difficoltà di utilizzo per il confinamento tra uno smartphone ed un tablet, ed in questo caso il Samsung Galaxy Note 4 pur non tradendo se stesso è stato capace di ridurre e compattare, lievemente, le proprie forme rispetto la precedessore Galaxy Note 3 offrendo una maggior copertura di utilizzo sia a due che ad una mano oltre che un grip notevolmente migliore. Il phablet è infatti contenuto in 153.5 x 78.6 x 8.5 millimetri, perfetti per accogliere il display da 5,7 pollici ottimizzato nei bordi seppur non ancora paritari ai livelli di riduzione mostrati da LG nella sua gamma G3, LG G3 Stylus compreso, capace di classificarsi comunque come uno dei migliori con la tecnologia QHD Super AMOLED e la risoluzione di 2560 x 1440 pixel.

Nonostante i limiti che tali display hanno evidenziato sull’impianto hardware, risultando al contempo un pregio ed un difetto, diversamente da quanto evidenziato nella recensione LG G3 la scelta Samsung viene premiata da una scheda tecnica frutto delle ultime impostazioni che hanno corretto tali problematiche compensando il calo di potenza di calcolo con un aumento qualitativo generale. In tale ambito le prestazioni del Samsung Galaxy Note 4 non vengono quindi smentite mantenendo su elevati livelli, decisamente superiori a qualsiasi competitor includendo anche il precedessore Galaxy Note 3, tutt’oggi uno dei migliori del settore.

Il design riprende lo stile della gamma, fornendo una visione più compatta e squadrata pur mantenendo delle linee in comune con l’ultimo predecessore come ad esempio il posizionamento della fotocamera, del flash e del sensore per il battito cardiaco attinto dal Galaxy S5, oltre alla locazione dell’S-Pen ed i materiali. Quest ultimo fattore risulta essere ancora un punto debole dell’azienda, che col recente Galaxy Alpha ha mostrato primi segnali di una scocca quasi interamente in metallo che emerge parzialmente nelle rifiniture del phablet, fornendo una miglior resistenza e grip, eppure la plastica utilizzata per la back cover sembra lasciare un po’ a desiderare.

Nessuna novità nell’ambito dei tasti, che restano identici nel posizionamento ai modelli precedenti ma ottimizzati con alcune funzionalità dedicate come lo scatto con la fotocamera frontale ottenuto sfruttando un meccanismo di pressione prolungata sul sensore del battito nella back cover. Quest ultimo, oltre a diversi altri aspetti, hanno permesso di compiere importanti passi in avanti nella tenuta del phablet che risulta ai limiti dell’agevolezza, solo a causa delle dimensioni, nell’utilizzo ad una mano ma particolarmente avvantaggiato rispetto qualsiasi altro concorrente.

Hardware

Galaxy Note 4 - recensione - 3

 

Il design sobrio ed elegante cela una scheda tecnica di assoluto rilievo, il lavoro condotto da Samsung nell’ottimizzazione delle funzionalità software è passato inevitabilmente attraverso la componentistica hardware pensata per poter far fronte a qualsiasi situazione specialmente nel caso di un phablet che si propone di essere indispensabile tanto nell’utilizzo quotidiano quanto in quello professionale e lavorativo, come da sempre la serie Galaxy Note vanta di poter fare.

Il device vanta un processore quad-core Qualcomm Snapdragon 805 nella versione europea, un Exynos 5433 tipologia octa-core con architettura big.LITTLE double quad-core con CPU Mali T760 qualora decideste di acquistare la versione coreana, con frequenza da 2,7 GHz completo di GPU Adreno 420 ed una memoria RAM da 3 GB disponibile con storage da 32 GB, ovviamente corredato di modulo per l’espansione di memoria sino a 64 GB. La scelta condotta col processore risulta particolarmente intelligente, offrendo il meglio dell’attuale settore per compensare e non soffrire eccessivamente il peso del display QHD particolarmente esoso in termini di potenza calcolo, che avrebbe però ovviamente offerto maggiori prestazioni qualora Samsung avesse optato per uno schermo meno risolutivo.

I miglioramenti del Samsung Galaxy Note 4 emergono anche sul lato multimediale, con l’interesse nel potenziamento delle fotocamere ben integrate sia per l’anteriore quanto soprattutto per la posteriore realizzata col supporto Sony. In quest ultimo caso è stato integrato un obiettivo da 16 megapixel con stabilizzatore ottico smart, mentre nel caso dell’anteriore il parametro cala a soli 3,7 megapixel ottimizzati al massimo per rendere il modello congeniale per l’utilizzo nell’ambito dei selfie. Nel complesso non rappresenta il miglior comparto sul mercato ma è uno dei migliori relativamente al settore phablet ed all’attuale concorrenza.


Infine, per garantire un’esperienza utente duratura anche nei massimi utilizzi, è stata integrata una batteria removibile da 3220 mAh che per sostenere il peso di un processore e di un display così esosi è stata ottimizzata con un lavoro software completo di alcune modalità di risparmio energetico già visionate sul Samsung Galaxy S5, oltre a novità come il QuickCharge 2.0 che ne favorisce la ricarica sino al 50% in un tempo stimato di circa 30 minuti.

Gallery

Interfaccia e multimedialità

Galaxy Note 4 - recensione - 4

Le novità Samsung, diversamente dal solito, non si sono limitate soltanto al lato hardware ma hanno fornito interessanti spunti anche su quello funzionale, dove al fianco dell’oramai consolidata e spesso contestata interfaccia TouchWiz, migrata quasi totalmente dal Galaxy S5, sono state integrate novità tali da migliorare performance e possibilità di utilizzo di un phablet che si propone come indispensabile in qualsiasi ambito.

Il Samsung Galaxy Note 4, equipaggiato con Android 4.4.4 KitKat, migliora l’esperienza utente con alcune funzionalità note quali S-Health, integrato col sensore posteriore per il battito cardiaco, e la possibilità di sfruttare la modalità S-Pen, connessa al pennino la cui capacità di scrittura col display è stata potenziata, insieme ad una serie di novità quali la l’Ultra Power Saving Mode, il Download Booster, l’Air Command e soprattutto il Multi-Window, quest ultimo capace di ridurre il gap con tablet e computer di ultima generazione.

La funzionalità Ultra Power Saving Mode, derivata dal Galaxy S5, permette di poter accedere ad un’interfaccia semplificata ed integrata in un protocollo software di risparmio energetico la cui attivazione induce alla disabilitazione di qualsiasi applicazione superflua per le necessità comuni, insieme ai molteplici sensori presenti sul phablet, il tutto per garantire l’ottimizzazione del residuale energetico ond’evitare lo spegnimento del modello prima del tempo, il tutto con la possibilità di aumentarne notevolmente la longevità.

Nell’offerta del Samsung Galaxy Note 4 a spiccare è ovviamente il Multi-Window che spalanca le porte per la gestione simultanea di più applicazioni su schermo, attualmente rappresenta qualcosa di assente nel panorama forse neppure ottimizzata al massimo delle sue potenzialità a causa dagli ovvi difetti che emergono soltanto nel tempo, nonostante tutto l’idea di Samsung potrebbe risultare vincente specialmente per chi è solito sfruttare 2 o 3 applicazioni contemporaneamente.

https://www.youtube.com/watch?v=Tv7C4e8thv0

Conclusioni finali

Il Samsung Galaxy Note 4 rappresenta il phablet di riferimento nel settore, confermando la tradizione avviata da Samsung con la gamma che, nonostante le tantissime alternative presenti sul mercato, può avvantaggiarsi di un’esperienza sul lato software ed hardware che poche altre aziende possono vantare. Il risultato svelato in occasione dell’IFA di Berlino 2014, specialmente alla luce delle complementarità rappresentate in particolare dal Gear VR per la realtà aumentata..

Il Samsung Galaxy Note 3 è disponibile online da Amazon ad un prezzo scontato (disponibili solo pochissimi pezzi)

Il phablet vanta pochi punti deboli, per la maggiore collegati ai materiali che sono certamente migliorati nel contesto generale ma non hanno ancora raggiunto quella qualità che da una serie similare ci si aspetterebbe, il tutto insieme alle limitazioni audio derivate dall’altoparlante posteriore la cui posizione può creare dei problemi con riduzione del volume specialmente in caso di posizionamento su superfici piane.


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