Il dispositivo statunitense oggetto di un disassemblaggio si scopre non avere uno storage interno.
Il 2013 è stato un anno ricco di soddisfazione per Motorola, che ha segnato il proprio ritorno sul panorama internazionale come azienda facente parte dell’asset Google, prima col Moto X, che ha avuto un discreto succcesso negli USA, e successivamente col Moto G, dispositivo arrivato da poco in Italia con un buon rapporto qualità-prezzo forse frutto di alcune scelte non proprio popolari sulla sua costruzione.
Il Motorola Moto G è stato recentemente smontato pezzo dopo pezzo, una fase che colpisce molti dei principali dispositivi sul mercato per capire quanto sia resistente agli urti, quanto sia facile disassemblarlo e sopratutto capire sotto la scocca quali siano i segreti della configurazione hardware scelta dal produttore, e si è scoperto in questo specifico caso come Motorola sia andata decisamente al risparmio, ben oltre quanto si potesse immaginare. Il Motorola Moto G non possiede infatti uno storage interno, quello annunciato è rappresentato da una memoria microSD opportunamente saldata con la struttura della scheda madre, e tale dettaglio ha sollevato non poche polemiche proprio a poche ore dalla fine del 2013.
Nessun commento da parte di Motorola che per il momento ha soltanto illustrato le scelte condotte sulla microSD, senza fornire spiegazioni sul perché rinunciare allo storage interno optando per una soluzione del genere che potrebbe avere gravi conseguenze sulle vendite, in particolare con gli utenti di nicchia che prestano molto attenzione alle specifiche e non soltanto al prezzo, seppur ottimo del Motorola Moto G.