Androidati – La nuova risorsa Android italiana La nuova risorsa Android italiana
Un recente studio ha individuato il ciclo vitale dei nuovi smartphone e il comportamento dei consumatori.
Secondo i dati che sono emersi, gli utenti utilizzano i loro device per un periodo da va da 16 a 33 mesi.
Un elemento interessante se pensiamo al pesante calo di vendite e ai problemi che sta vivendo il mercato mobile.
La ragione del calo di vendite individuata dallo studio, sta proprio nella mancanza di innovazione.
Gli utenti non vedono un motivo particolare per cambiare smartphone, soprattutto alla luce dell’aumento dei prezzi che sfiorano i 1000 dollari e in certi casi li superano.
Tra le novità che potrebbero rivitalizzare il mercato troviamo il 5G.
La nuova connettività è infatti vista come elemento molto importante nelle caratteristiche di uno smartphone, proprio per questo, la rivoluzione del 5G potrebbe dare un po’ di respiro a un mercato sempre più in crisi.
Altro elemento fondamentale è l’abbassamento dei prezzi, a costo di ridurre alcune specifiche tecniche non necessarie.
Il costo degli smartphone è infatti ormai superiore o pari a quello di un computer, doppio rispetto a una console da gioco.
Cifre che la fascia media della popolazione non può permettersi e che finiranno, inevitabilmente per deprime il mercato.
Una situazione molto interessante quella evidenziata dallo studio che potrebbe tornare utile per definire la strategia futura delle aziende.
Tra le possibili soluzioni, potrebbe esserci il modello console.
Ovvero il lancio di nuovi device molto più dilazionato nel tempo in modo da creare una certa attesa, investendo nella diffusione di un solo prodotto e nelle sue app.
Il mercato degli smartphone però, non può vantare lo stesso interesse per software e esclusivo di quelle console.
Le strategie dovrebbero essere quindi molto più accurate e varie.
Il 5G, assieme alla tecnologia degli smartphone flessibili potrebbe davvero dar vita a una nuova ondata di smartphone, incapace di creare il successo della prima rivoluzione del web e dei social, ma comunque di rinnovare l’interessa da parte degli utenti.
