La notizia dell’App cinese Kingroot (aggiornata alla versione 4.0 in data 8 maggio) che permette il root su tutti i dispositivi Android (dalla versione 4.2.2 fino ad arrivare a Lollipop) ha fatto molto scalpore.
E’ semplice da capire. Mentre per alcuni telefoni i permessi di root sono abbastanza facili da ottenere, per altri (come Galaxy Note 4) non è così, quindi al primo impatto sembra quasi di aver scoperto un piccolo tesoro. Con Kingroot basterebbe scaricare un apk, installarlo e premere un semplice tasto per riuscire ad installare il root su uno smartphone, uno qualsiasi. Ma c’è un dettaglio: per ottenere tutto questo occorre accettare i suoi permessi, tra cui la lettura dei vostri contatti, la possibilità di scattare foto e realizzare video.Senz’altro crediamo a chi dice di aver provato Kingroot giurando che la procedura va a buon fine, ma consideriamo rischiosa una procedura del genere. Noi decidiamo di non provarla e di non consigliarvi questa App per poi dirvi “questo articolo vuole essere una semplice guida, per qualsiasi rischio di perdita di dati o problemi riscontrati sul vostro dispositivo non ci assumiamo alcuna responsabilità”.
Fare informazione ci sembra – specie in certi casi – una cosa seria quindi, pur essendo comunque esonerati da qualsiasi responsabilità, non ci sembra né utile né saggio dirvi: “provate Kingroot”.
Oltretutto, la notizia di Kingroot, definito lo strumento migliore per il root su tutti i dispositivi, arriva in un momento troppo delicato per poterci permettere di agire senza troppi scrupoli. Questa App cinese non è comprovata da sufficienti certificazioni o da un sito che spieghi ufficialmente come funziona, i suoi permessi, inoltre non è disponibile il codice sorgente. Bisognerebbe provarla fidandosi e basta, per quello che ci riguarda, non vi comunicheremo neanche il link da cui poterla scaricare e non vi spiegheremo nei dettagli come funziona. Peccato, ci siamo persi un articolo di guida su “come fare”. Meglio così.
Kingroot potrebbe essere potenzialmente pericolosa o dannosa.
Vi ricordiamo in sintesi, ciò che ha riportato G-Data nel suo più recente studio in ambito sicurezza nel settore mobile. Android, il sistema operativo più diffuso al mondo (l’80%) potrebbe essere preso di mira dal cyber crimine, con particolare riferimento agli account bancari personali e app dedicate al fitness. G-Data ha previsto che, prossimamente, il cyber crimine svilupperà malware ad hoc per carpire dati sensibili. Dulcis in fundo, i provider cinesi e russi presentano maggiori insidie e App infette rispetto a quelli europei e americani. Soltanto in Cina, un quarto delle App è stato infettato da malware e PUP.
L’App Kingroot, come altre App che potrebbero essere lanciate prossimamente promettendo soluzioni eccezionali, potrebbe inviare i vostri dati personali presso anonimi server, nel caso di Kingroot presso server cinesi. Oltretutto, diversi commenti segnalano che l’App non mantiene tutto ciò che promette: ad esempio, non riesce ad abilitare i permessi di root su tutti i dispositivi. La nostra guida dettagliata su come installare e far funzionare l’App Kingroot noi l’abbiamo appena cestinata. E dire che non siamo grandi amanti degli sprechi.
dubito che si possa “realmente” disinstallare.
la procedura sembra semplice, ma elimina solo l’app dalle app di sistema,
tutta la merda che installa NO!
uno volta installato siinstalla come app di sistema,
il root e utilizzabile solo da lui, quindi se si disbilita niente root.
spulciando un po ho visto che ci sono vari daemon in autostart,
per esempio install-recovery.sh ( daemon running)
affincata dalla stringa ku ( king user)
bin/sh stessa risponde ku!!!!
altro daemon trovato krdem
impossibile eseguire ps o pidof per fermare il processo.
se meta di quel che ho detto è vera, E una MeRDa Keep Out Away