Se siete soliti sfruttare il navigatore dell’azienda californiana prosciugando il vostro device, ecco come limitare il consumo di batteria di Google Maps.
L’utilizzo di un device Android nell’ambito della navigazione si colloca come una delle novità introdotte dal panorama, tali da favorire la diffusione di smartphone e tablet che oggi hanno nettamente superato i navigatori mobile, ciò sia per completezza e versatilità che comodità di maneggevolezza eppure un problema resta perenne per tutti coloro abituati a sfruttare un dispositivo Android: ovvero il consumo di batteria.La longevità, è risaputo, è ad oggi uno dei punti deboli delle tecnologie mobile che pochissime aziende nel panorama hanno saputo ottimizzare in un sforzo che appare ancora lontano dalle reale possibilità del settore e particolarmente limitate nell’utilizzo di Google Maps inducendo moltissimi utenti a chiedersi come come limitare il consumo di batteria durante l’accensione del navigatore. La limitazione è possibile a patto di seguire alcune soluzioni, su tutte la pulizia della cache di sistema per evitare ricerche esose in termini di dati e quindi attività di processore, tipiche di applicazioni presenti da lungo tempo ma molto utilizzate.
Altro fattore chiave per limitare i consumi di Google Maps sarà la disattivazione dell’opzione di accesso alla posizione che verrà richiesta esclusivamente durante l’utilizzo, evitando così il dispendio di risorse in momenti non adatti, mentre per evitare che la localizzazione incida troppo sulla batteria si consiglia di utilizzare una sola tra le opzioni come “GPS”, il più esoso in termini di carica, e “Posizione WiFi e rete mobile” che con connessione già attiva dovrebbe favorire meglio i consumi.