Il primo smartwatch modulare si chiama Blocks, arriva con una versione modificata di Android Lollipop che offrirà maggiore autonomia e personalizzazione.
Lo sviluppo di device modulari avanza e sembra giunto ad uno step decisivo. L’evento Google I/O ha presentato un esemplare funzionante di Project Ara ed ora è la volta di Blocks, il primo orologio intelligente modulare della storia che, al pari dello smartphone di Big G, è costruito con una serie di componenti separati e assemblabili. Si potranno sostituire i vari componenti senza dover spegnere il dispositivo, come nel caso di Project Ara. L’architettura cosiddetta modulare che contraddistingue Blocks, combinata con il processore di cui è equipaggiato, permetterà l’estensione delle sue funzioni con moduli GPS, il collegamento alle reti cellulari, il pagamento contactless e altro ancora.
Quello che, inizialmente, era un semplice rendering è stato sviluppato dal team Blocks Wearables fino ad arrivare al prodotto definitivo vero e proprio, un orologio smart pronto per essere commercializzato. Blocks sarà dotato di un processore Snapdragon 400 quad-core ARM A7, già visto in altri smartwatch Android. Il display touchscreen sarà tondo a colori; al suo interno ospiterà il chip e l’hardware per il Bluetooth e il Wi-Fi, un sensore di movimento, il microfono e la batteria. Questo smartwatch modulare fornirà notifiche da smartphone, comandi vocali e tutte le principali funzionalità degli altri smartwatch.
La versione di Android Lollipop è stata modificata per consentire il collegamento di Blocks sia a dispositivi funzionanti con iOS di Apple sia a quelli di Google. Tale modifica di Lollipop è stata sviluppata per ottimizzare il display, consentire l’hotswap dei moduli e assicurare un’autonomia migliorata. Oltre alle particolari funzionalità appena descritte, con Blocks si potranno personalizzare le cover di ogni modulo scegliendo il materiale, la texture e il colore, grazie all’accordo con Tateossian, azienda inglese che produce accessori trendy e gioielleria. Blocks sbarcherà a livello internazionale quest’estate grazie ad una campagna di crowdfunding ad un prezzo non ancora noto. Sarà il colosso Compal ad assemblarlo.