ASUS prepara già la nuova generazione di smartwatch pensando a funzionalità stand-alone tipiche dell’ultimo ritrovato, oltre che concorrente diretto, di Samsung.
Il futuro del dispositivo indossabile appare ancora incerto, ad oggi l’unica considerazione emerse ufficialmente da parte del CEO di ASUS, Jerry Shen, risiederebbe nella volontà di rendere il nuovo wearable capace di funzionalità di chiamata ispirandosi all’unico rivale che attualmente sul mercato degli indossabili offre tale opportunità, ovvero il Samsung Gear S. Ispirarsi al competitor coreano però induce a riflessioni considerevoli rispetto l’OS a causa dell’attuale impossibilità sui modelli equipaggiati con Android Wear di poter disporre di tale funzionalità, ciò infatti apre a due ragionamenti: o Google introdurrà a breve tale opportunità spianando la strada anche ad altri produttori, oppure l’ASUS ZenWatch 2 dovrà virare su soluzioni alternative come fatto dalla stessa Samsung per il proprio device.
Inutile dire come tali piccoli dettagli, all’indomani di un 2015 agli sgoccioli,rappresentino i primi segnali di curiosità per un mercato tecnologico in costante fermento che vedrà proprio negli smartwatch, oltre che nell’ASUS ZenWatch 2, uno dei principali protagonisti.