L’azienda statunitense rende pubblici i rendimento relativi al primo smartphone lanciato sul mercato, i dati sono preoccupanti.
Il mercato degli smartphone Android è da tempo saturo, in modo oramai riconosciuto dai principali protagonisti del settore, ed il successo di molti dispositivi è quindi affidato non solo a dettagli come design, collaborazioni e scheda tecnica ma anche all’offerta complessiva in termini anche di funzionalità software che le aziende produttrici possono garantire al lancio sui principali mercati. In questo quadro potrebbero esser delineati i punti che hanno indotto al fallimento dell’Amazon Fire Phone, primo smartphone dell’azienda statunitense, i cui numeri sono stati resi ufficialmente noti.Il dispositivo, particolarmente interessante nell’ambito del target funzionale grazie all’attenzione alle tecnologie 3D, rappresenta l’emblema di quanto le politiche e le previsioni mal condotte possano generare disastri semi annunciati: l’Amazon Fire Phone è infatti responsabile di perdite, nel solo primi trimestre, pari a 437 mln con un passivo di 170 mln legati ai modelli invenduti stipati ed ammassati nei magazzini. Amazon non ha ovviamente fornito dichiarazioni ufficiali su di una situazione complessa e difficile da analizzare che ha spinto i principali analisti di settore a porsi interrogativi per comprendere i reali motivi che hanno spinto il device a conseguire uno dei flop più clamorosi forse dell’intero mercato smartphone.
L’Amazon Fire Phone è attualmente disponibile esclusivamente sul mercato statunitense, secondo la modalità a contratto con AT&T che pare abbia limitato fortemente la diffusione dello smartphone fortemente penalizzato anche dall’assenza del Google Play Store nonostante la presenza di Android, in versione però fortemente personalizzata da Amazon con l’interfaccia e store proprietario di Fire OS.