Il colosso di Mountain View ridefinisce il periodo di prova per lo streaming musica di Google Play Music diventando uno dei servizi streaming più appetibili.
La competizione nel mercato di servizi dedicati allo streaming musica offre vantaggi e prospettive notevoli per gli appassionati, ciò grazie alla nascita di alcune tipologie di servizi capaci di creare una forte competizione con riduzione dei costi complessivi. Uno dei principali esempi di tale andamento è il servizio made in Mountain View di Google Play Music recentemente revisionato dall’azienda californiana estendendone la prova premium.
Si tratta di una novità considerevole nell’equilibrio attualmente esistente tra i migliori servizi di streaming musica, tra i quali spiccano anche Spotify e Deezer, fornendo un maggior appeal in favore di Google Play Music dotato di un servizio ricco e fortemente variegato in termini di offerta e semplicità di utilizzo – grazie a ben 30 milioni di brani accessibili da mobile o desktop software – ad un costo mensile decisamente contenuto di soli 9,99 euro. L’estensione del periodo di prova di All Access, precedentemente fissata in 30 giorni, è da oggi anche sul mercato italiano di ben 60 giorni dopo i quali bisognerà pagare per prorogare l’utilizzo dello streaming musica su tutti i dispositivi connessi.
La mossa adottata da Google rappresenta una delle principali novità tra i servizi di streaming musica fornendo un periodo di prova tra i più lunghi disponibili nel panorama, un dettaglio di non poco conto capace d’incrementare il traffico d’utenza di Google Play Music a dispetto dei competitors con effetto domino sui prezzi di noleggio dei servizi in modo complessivo e sempre a favore degli utenti.