Secondo la Polizia Postale, il deep fake è molto pericoloso e si presta a crimini gravissimi.
Il deep fake, tecnica che permette di caricare il volto di una persona su un altro corpo, “può essere usato per tanti scopi criminali gravissimi, nel mondo politico ma anche finanziario”, a parlare è Nunzia Ciardi, direttrice del Servizio Polizia postale e delle comunicazioni.
“Le aziende negli ultimi anni sono preda di truffe informatiche sempre più sofisticate e in alcuni casi milionarie, portate avanti usando il social engineering, ad esempio con email che sembrano inviate dall’amministratore delegato dell’impresa”, spiega Ciardi. “Con il deep fake, si potrebbe arrivare a simulare una videoconferenza dall’ad”.
Il deep fake è molto pericoloso soprattutto nelle sue possibili evoluzioni.
Un giorno infatti, potremmo ricevere videochiamate false impossibili da distinguere da una reale.
Secondo la Polizia Postale i rischi di questa tecnica “non vanno sottovalutati”.
“Siamo abituati a chattare con persone a cui attribuiamo l’immagine che vediamo in una foto, rischiando di incappare, ad esempio, in una truffa sentimentale.
“Attribuiamo credibilità alle immagini che vediamo, ma la tecnologia riesce ingannare i nostri sensi, e il deep fake è un’evoluzione che rende ancora più deflagrante questo impatto”.
Una situazione davvero preoccupante destinata ad evolvere in senso negativo.
Secondo i colossi della tecnologia infatti, molto presto sarà impossibile distinguere un deep fake da una persona reale.
“Va reso sufficientemente sicuro l’ecosistema digitale, e ciò spetta alle istituzioni, alle grandi aziende e alle forze come la PolPost, ma è necessario che anche il singolo cittadino sia culturalmente attrezzato e preparato”.
Quella del Deep Fake è una realtà nata principalmente nel mondo della pornografia per creare falsi filmini hot di personaggi famosi.
La tecnologia si è però diffusa ed è cresciuta fino ad arrivare al celebre fake di Obama e a tanti altri casi che hanno mostrato le potenzialità di questo strumento.