La tensione tra stati sovrani e colossi del web e dell’informatica è abbastanza elevata negli ultimi tempi con grosse manovre legate sia a Facebook che ad aziende come Google accusato dall’Europa di abuso di posizione dominante per il suo sistema operativo Android.
Secondo quanto riporta i Financial Times infatti, la commissaria Margrethe Vestager, sarebbe in procinto di annunciare la multa, un duro colpo per l’azienda che potrebbe trovarsi a pagare una cifra elevatissima.
La multa infatti potrebbe raggiungere gli 11 miliardi di dollari, un colpo che andrebbe ad intaccare il 10% del giro d’affari totale dell’azienda Google.
Secondo alcune indiscrezioni la multa sarebbe legata anche alle tensioni tra Stati Uniti e Unione Europa, legate ai dazzi su acciaio e alluminio decisi dall’amministrazione Trump. Questa mossa della UE sarebbe una sorta di punizione e un modo per ribadire come le aziende americane debbano attenersi alle leggi europee, senza nessuna esclusione.
L’indagine svolta ha dimostrato come Google abbia di fatto imposto forti limitazioni ai produttori di smartphone, imponendo quindi i suoi prodotti a scapito della concorrenza
Google ha prontamente negato le accuse, ma non si sono viste aperture dal lato dell’Unione Europea.
L’accusa verte intorno alla tecnica usata da Google per ridurre la possibilità di scelta, “imponendo” in qualche modo Google come motore di ricerca e le sue relative applicazioni per le più svariate funzioni. Un’accusa che può sembrare un accanimento da parte della UE che, sempre per la stessa ragione aveva già multato l’azienda per più di 2 miliardi.
Staremo a vedere i risvolti della vicenda, e come questo attacco andrà a modificare le politiche Google.
Il dibattito resta aperto, il mondo della tecnologia infatti si muove troppo veloce perché la legge riesca a seguirlo, creando spesso dei vuoti all’interno dei quali episodi come questo proliferano, fondendo un sistema sovrastatale con le leggi degli stati europei.