“Stonex One avrà un costo di produzione di 275 euro a fronte di un prezzo utente finale di 299 euro”.
Questo ha appena annunciato Francesco Facchinetti, Creative Director di Stonex. L’azienda italiana aveva promesso, circa un mese fa, di palesare i costi di produzione del suo top di gamma con la chiara intenzione di essere la prima azienda hi tech al mondo ad offrire chiarezza e trasparenza agli utenti e di non lasciare che certi dati aziendali restino un segreto per gli addetti ai lavori. La promessa è stata mantenuta. Il costo di produzione di Stonex One è di 275 euro (IVA inclusa) o 225 euro + IVA, come preferite; questa cifra tiene conto anche della garanzia sui singoli componenti. Il prezzo utente finale è di 299 euro, con un margine di guadagno a unità inferiore ai 25 euro. Stonex, adottando questa politica aziendale, punta quindi sulla vendita del maggior numero possibile di unità.Davide Erba, CEO di Stonex, aggiunge: “Abbiamo avuto il coraggio di rivelare questa informazione. Un passo che potrebbe anche risultare controproducente, ma abbiamo deciso di basare l’intero progetto di Stonex One sul Mercato Etico”. A raggiungere il costo di produzione di 275 euro hanno contribuito: la mediazione tra tutti i componenti più prestanti del top di gamma, l’uso della rete come piattaforma di lancio e promozione gratuita (con un risparmio di circa 400 mila euro) e la scelta di vendere solo e soltanto tramite e-commerce (con conseguente azzeramento di costi aggiuntivi come quelli provenienti dal distributore, dal negoziante e dal rischio degli invenduti).
Non so se vi state chiedendo la stessa cosa, ma allacciandoci alla notizia appena annunciata da Facchinetti riguardo al costo di produzione di Stonex One, abbiamo voluto fare un confronto con i costi di produzione di due top di gamma, avendo a disposizione i dati della ricerca effettuata dall’IEEE (Institute of Electrical and Electronic Engineers, un’associazione internazionale di ricercatori, non di semplici tecnici).
Grazie al grafico pubblicato dall’IEEE che vi presentiamo, è possibile vedere il costo reale di ogni componente.
Rispetto a Stonex One, iPhone 6 costa alla Apple 228 dollari (circa 200 euro al cambio attuale) ed è stato lanciato sul mercato al prezzo di cartellino di 729 euro, per la versione da 16 GB. Il Galaxy S5 costa alla Samsung 215 dollari (circa 190 euro al cambio attuale) ed è stato lanciato al prezzo di cartellino di 699 euro. Considerando i costi altissimi del marketing e della distribuzione, si tratta comunque di margini di guadagno notevoli che finiscono nelle tasche dei produttori. Margini fino a che punto etici?
Il ragionamento di Erba e Facchinetti è questo: “se fossimo presenti nella grande distribuzione, trattandosi di un progetto mainstream, venderemmo sicuramente più pezzi ma il costo salirebbe ad almeno 500 euro, cosa che non vogliamo”. Quando si parla di costi di produzione, si pensa principalmente a quelli sostenuti per realizzare il prodotto stesso ma incidono molto il marketing, la distribuzione e i tanti passaggi che drenano denaro. Erba e Facchinetti non ci ripensano né si pentono: restano in rete vendendo esclusivamente tramite e-commerce.
La rete continua a farla da padrona per Stonex con dati alla mano, a partire dall’annuncio dell’1 aprile: i video promozionali del progetto hanno superato 20 milioni di visualizzazioni, hanno raggiunto oltre 32 milioni di utenti e raccolto decine di migliaia di like, commenti e condivisioni. Il progetto di Stonex One ha interessato oltre 500 testate giornalistiche nazionali e internazionali.
In attesa che Stonex One veda la luce, ovvero la prossima settimana, potrete vedere il primo mockup sul sito ufficiale stonexone.com. Potrete collegarvi al sito anche per preordinare la prima edizione limitata Stonex One #Galileo gratuitamente e senza alcun vincolo di acquisto.