WhatsApp e il suo servizio di chiamate gratuite o VoIP offerte per Android e iOS nelle ultime ore sono al centro di una polemica scatenata da alcuni operatori telefonici non soltanto nei confronti di una delle piattaforme più amate nel mondo ma anche di Hangouts e, non ultima, Skype.
La domanda è: perché questi nuovi concorrenti, primo fra tutti WhatsApp, non dovrebbero rispettare le stesse regole del settore telefonico con le quale invece noi operatori tradizionali dobbiamo fare i conti?La notizia è stata riportata dall’agenzia Reuters e senz’altro starà facendo storcere la bocca agli utenti, almeno quelli europei, visto che la polemica parte dal settore telefonico del Vecchio Continente.
Le grandi compagnie telefoniche, già da diverso tempo, vedevano di cattivo occhio la ‘concorrenza sleale’ di servizi come Skype e Hangouts e l’entrata in scena di WhatsApp è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il loro vaso, recriminando a queste aziende la loro ‘diversità’ e il fatto che non si attengono ai requisiti imposti dall’Unione Europea.
Le nuove tecnologie e, soprattutto, la nuova potente realtà di social network del calibro di WhatsApp – piattaforme che vantano un’utenza enorme, che avanzano e si aggiornano velocemente – dovrebbero spingere, a questo punto, la stessa Unione Europea a rivedere le regole, ad aggiornare leggi e regolamenti in ambito di telecomunicazioni, Internet e mercato digitale che, di fronte ad un settore mobile in continuo rinnovamento, cominciano a risultare un po’ obsoleti. In questo modo, la Commissione Europea pareggerebbe i conti relativi agli obblighi tanto degli operatori tradizionali quanto dei nuovi servizi come WhatsApp e Skype.
Una volta riviste e corrette queste nuove regole da parte dell’Unione Europea, non entrerebbero in vigore comunque prima del 2016. Trattandosi però di una piattaforma globale, il polverone sollevato in ambito europeo per la questione WhatsApp potrebbe essere oggetto di una problematica più estesa, globale, visto che ovunque esistono leggi e norme che regolano il settore telefonico.