Quando il nostro PC funziona lentamente, si surriscalda e si blocca, pensiamo di solito che sia semplicemente vecchio, o magari che sia un prodotto di scarsa qualità. In certi casi ciò che ignoriamo è che siamo stati infettati da un Cryptominer, malware che sfrutta la potenza del nostro computer per il mining di cryptomoneta, una sorta di parassita che utilizza il nostro pc, lasciando a noi la scarsa potenza operativa rimasta.
In pochi sanno che questo tipo di malware sta vivendo oggi una piccola rivoluzione spostando il suo obiettivo al mondo mobile.
Nonostante gli smartphone non abbiano le stesse capacità di elaborazione di un pc, l’obiettivo è quello di infettarne il maggior numero possibile, fino a ottenere una dose massiccia di smartphone zombie in grado di generare denaro virtuale.
Come si viene infettati da un cryptominer?
Le modalità di infezione sono davvero molto semplici, elemento che sta destando la preoccupazione di molti utenti. Basta infatti installare una app, anche una app perfettamente legittima per ritrovarci vittima di questo abuso. A quanto pare alcuni di questi software dannosi sono riusciti a passare anche dal filtro di Google, presentandosi quindi sullo Store come applicazioni approvate. Il peggior caso è quello di non renderci nemmeno conto di avere uno di questi programmi e di continuare a utilizzare il nostro smartphone pensando semplicemente che funzioni più lentamnente per qualche strano motivo.
Che cosa fare?
Si consiglia quindi per prima cosa di evitare tutte quelle app che si trovano all’interno di store non ufficiali. Prestate poi particolare attenzione al vostro telefonino, se dovesse scaldarsi troppo o funzionare troppo lentamente, è il caso di dare un’occhiata alle ultime app scaricate e magari di fare un pulizia completa, addirittura un reset per essere sicuri di liberarvi dell’inquilino indesiderato.
La scelta degli hacker di dirigere i propri sforzi verso il mondo mobile deve far preoccupare, speriamo che i colossi del settore prendano le dovute contromisure.