L’ingresso nel mondo della finanza di Zuckerberg sembra ormai pronto.
Come test iniziale sarà l’India il primo paese a ricevere Whatsapp Pay, sistema di pagamento realizzato appositamente per Wahtsapp e vanterò un’interfaccia regolata dalla Reserve Bank of India.
Un passo in avanti nella differenziazione dei servizi Facebook che si apre così, non solo alla criptovaluta, ma anche a un sistema di pagamento integrato all’interno della più famosa app di messaggistica al mondo.
I test di WhatsApp Pay sono iniziati già nel febbraio 2019.
Vijay Shekhar Sharma, CEO di una delle aziende locali che realizza pagamenti di questo genere commentava:
“WhatsApp stava uccidendo il sistema di pagamento online basato su UPI, perché nega le transazioni cross-app”.
Il problema in questione però dovrebbe essere risolto nei prossimi mesi, prima della fine dell’anno.
WhatsApp Pay è praticamente pronto in India, il paese riceverà la versione definitiva dell’app e non un semplice test come già accaduto.
La preoccupazione principale anche in questo caso è la privacy.
Stiamo parlando infatti della stessa azienda che ha ricevuto 5 miliardi di euro di multa proprio per gravi violazioni della privacy e vendita di dati privati degli utenti ad aziende terze.
Con dei precedenti del genere, mettere in mano il proprio denaro e i propri conti bancari, oltre a tutte le nostre transazioni a un gruppo del genere, non sembra proprio il massimo come scelta di sicurezza.
Gli obiettivi di Whatsapp in India sono però elevati e, di sicuro, la società di Zuckerberg troverà delle agevolazioni che convinceranno le persone ad affidarsi al colosso del mondo social, anche per le transazioni bancarie e i pagamenti, il tutto in una sola app.
Un futuro che mette seri dubbi di privacy e sicurezza, ma che sembra ormai la tendenza generale del mercato e il nuovo modo in cui pagheremo i prodotti di prima necessità e i nostri acquisti.