Il caso Huawei USA rischia di mettere in crisi il brand cinese che si ritrova di fatto con prodotti in uscita senza la copertura ufficiale del Play Store.
Allo stesso tempo, il backslash per gli USA potrebbe mettere in crisi l’intero settore, dal momento che buona parte dei device USA vengono sviluppati proprio in Cina.
Huawei possiede anche i brevetti per il 5G cosa che potrebbe bloccare la rivoluzione 5G e creare un GAP tra occidente e oriente.
Mentre Hwauei tenta di dimostrare che i suoi device sono assolutamente sicuri, forse più sicuri di molte altre piattaforme più soggette ai leak e ai furti di dati, il portavoce Huawei commenta:
“Le azioni del governo degli Stati Uniti al momento sottovalutano le nostre capacità”.
Il rischio di una grave crisi ha spingo la Casa Bianca a fare un passo indietro.
L’idea è quella di una trattativa dai toni forti dove nessuno dei due può davvero chiudere all’altro.
Android senza il mercato cinese potrebbe andare in profonda crisi, soprattutto con l’avvento di diversi OS, magari condivisi nel panorama asiatico.
Allo stesso modo, la Cina non può rinunciare a un mercato come quello USA.
Se parliamo poi di risorse, produzione e materie prime rare, la Cina è il principale detentore e assemblatore.
Un mondo tech senza la Cina sarebbe una vera e propria follia e potrebbe portare realmente al declino tecnologico dell’occidente.
La speranza è che dopo le scintille le due nazioni trovino accordi che permettano a Huawei di operare liberamente in USA e riportino la situazione alla normalità.
Il braccio di ferro di Trump sembra molto pericoloso per il mondo tech.
All’alba del 5G il rischio è quello di vedere un blocco dell’avanzamento tecnologico causato da dazi e chiusure nei confronti di varie compagnie giudicate poco affidabili.
Nelle prossime ore la situazione potrebbe comunque sbloccarsi.