Nonostante il ban di Trump, Huawei si schiera dalla parte di Apple e la difende contro le possibili ritorsioni del governo cinese sul brand USA.
Una situazione anomala che vede una enorme etica da parte di Huawei che, data la stima nei confronti del brand americano, ha deciso di difendere Apple da possibili blocchi e tagli di produzione da parte della Cina.
Il fondatore di Huawei, Ren Zhengfei si è detto infatti un grande sostenitore dell’azienda americana.
Apple è per Huawei una sorta di faro, un modello ideale da seguire e la più grande ambizione dell’azienda stessa.
Huawei sogna infatti di diventare la Apple cinese, una compagnia ben distinta e unica, lontana dalla massa dei produttori di smartphone e tablet.
“Prima di tutto, questo non avverrà. E, come seconda cosa, se avverrà io sarò il primo a protestare. Apple è un’azienda leader a livello mondiale. Se non ci fosse non ci sarebbe l’internet mobile. Se non ci fosse Apple ad aiutarci a vedere il mondo, noi non vedremmo parte della sua bellezza. Apple è stata il mio mentore, e si evolve insieme a noi. In qualità di studente perché dovrei oppormi al mio insegnante? Non lo farei mai”
In caso di una ritorsione, Apple potrebbe perdere addirittura il del 29% del suo valore azionario.
Parliamo di anni per miliardi di dollari.
Huawei affronta quindi con grande sportività il ban che mette in serio pericolo l’azienda cinese.
Una serie di brevetti e altri elementi, oltre ad Android, impediscono a Huawei di produrre i suoi device, tanto da costringerla, eventualmente, a creare i propri processori nativi.
Che la difficoltà porti alla nascita di un nuovo faro del mondo tech?
Staremo a vedere, la speranza è ovviamente quella del compromesso, una risoluzione a una guerra commerciale che non aiuta nessuno e danneggia fortemente lo sviluppo tecnologico.