Il nuovo progetto emerge in occasione della Wearable Conference Technology di Taipei con tante sorprese e curiosità.
Il settore dei wearable è oramai uno dei comparti tecnologici in crescita, dai quali ci si attende un certo sviluppo anche in funzione delle tante possibilità e prospettive offerte, e ciò ovviamente incide sul numero di aziende che si lanciano in progetto più o meno variabili per cercare d’imporsi in un settore dove la parola d’ordine, dopo i primi approcci, sembra esser divenuta quella di creare smartwatch sempre più simili ai comuni orologi. Su questa linea, dopo le forme circolari proposte da Moto 360 ed LG G Watch R, è giunto nel settore Halo.Il device, sviluppato da Longshine Technology, oltre a vantare un design che evoca i comuni orologi vanta la peculiarità di essere il primo smartwatch analogico basato su Android grazie ad un sottile display sovrapposto nella scocca interna al comune orologio da polso, offrendo quindi un primo ibrido delle due tipologie: il classico ed il tecnologico in una sola soluzione. Halo vanta una scheda tecnica basato su di un processore ARM Intel XMM 2231 a 300 MHz, corredato da 512 MB di RAM e storage interno da 4 GB, il tutto condito dal già citato display OLED trasparente.
Lo smartwatch è stato realizzato in due diverse varianti con alcune caratteristiche diverse come la batteria da 240 e 350 mAh, una prima definita Halo 1 pensato come un classico wearable da associare allo smartphone ed una seconda definita Halo 2 pensata per l’utilizzo stand alone con tanto d’implementazione del modulo 3G.