Negli ultimi tempi sempre più siti web hanno preso a bloccare le visite che rivelano adblock.
Un braccio di ferro senza fine tra utenti stufi di ads troppo invasivi e siti che necessitano di un qualche tipo di supporto per restare in piedi.
Da un lato alcuni ads sono diventati davvero irritanti e ci spingono ad abbandonare le testate che seguiamo.
Dall’altro i siti hanno bisogno di denaro per restare aperti e continuare ad offrire il servizio che danno.
Ecco che in questo panorama sorgono browser come il recente Brave, strumento gratuito che protegge la privacy degli utenti e blocca tutti gli ads che incontra.
Brave è diventato rapidamente famoso e se ne esce fuori con una novità senza precedenti: Brave Ads, un’estensione scaricabile che permette di guadagnare denaro virtuale visualizzando alcuni ads.
L’idea di brave potrebbe porre fine alla lotta costante tra utenti e creatori di contenuti, riportando il web a una situazione precedente dove siti e blog potevano guadagnare dalle visualizzazioni senza adblock e altri strumenti.
Brave Ads permette infatti di guadagnare BAT, una moneta virtuale simile a bit coin visualizzando due ads all’ora.
Una situazione che unisce produttore e utente e potrebbe far tornare l’era degli ads meno invasivi e più etici.
Ecco quindi che l’idea di Brave Ads, al momento non disponibile nel nostro paese, potrebbe diventare un trend capace di far drizzare le orecchie di Google e degli altri.
Nota di merito va alla suddivisione.
Brave Ads devolve infatti il 70% del guadagno all’utente e il 30% al produttore dell’ad.
In poche parole l’utente viene premiato, il padrone del sito ha invece la possibilità di mostrare i suoi sponsor e utenti finalmente desiderosi di vederlo.
Un compromesso che non è affatto male ed è destinato a cambiare le cose.
Staremo a vedere se Brave Ads si diffonderà assieme all’interessante browser e se arriveranno i primi emuli.