Il nuovo wearable Asus VivoWatch, presentato pochi giorni fa al Salone del Mobile di Milano, ha attirato molti utenti per via della sua autonomia di 10 giorni (ridotti a 24 ore col monitoraggio costante del battito).
Sarà venduto nel mese di maggio a Taiwan al prezzo di listino di 149 euro, dopodiché sarà immesso sul mercato europeo (a cominciare da Francia, Regno Unito e Germania). L’azienda americana Asus con VivoWatch ha tirato fuori un indossabile dall’autonomia pazzesca di 10 giorni ed è questa la caratteristica che colpisce maggiormente del suo nuovo indossabile. Come mai una batteria di appena 123 mAh (inferiore agli altri smartwatch) riesce a durare fino a 10 giorni? Perché il sistema operativo integrato, sviluppato dalla stessa Asus, è Kood, leggero e non carico di risorse come Android Wear perciò consuma meno.Asus VivoWatch non può eseguire app di terze parti, quindi non si può definire un vero e proprio smartwatch, ma prevede molte funzionalità (cardiofrequenzimetro, indicatore LED per il consumo di calorie e Happines Index – l’indice di felicità, come l’ha definito ASUS – che misura il benessere generale dall’attività fisica e dalla qualità del sonno). E’ stato, in effetti, progettato in particolare per il fitness e il benessere personale.
E’ dotato di un display con risoluzione 128×128 pixel monocromatico e protetto da Corning Gorilla Glass 3, pesa 50 grammi, usa un microcontrollore anziché un processore dedicato. Asus VivoWatch dispone di cinturini da 22 mm, è certificato IP67 (resistente a polvere e acqua) e può connettersi tramite Bluetooth al PC o a smartphone sia Android sia iPhone. Asus VivoWatch sarà stranamente venduto nei tradizionali negozi di orologi anziché nei negozi di elettronica, come succede di solito per tutti gli smartwatch.