Introduzione
Il Nexus 6 rappresenta la nuova proposta di riferimento, nel panorama dei mobile devices Android, realizzata da Google in partnership con Motorola puntando alla definizione di un nuovo trend nel segmento emergente dei phablet, attualmente dominato dal recente Samsung Galaxy Note 4. Il phablet in questione è frutto della visione d’idee di Motorola, capace di fornire un gran supporto in design ed ottimizzazioni software-hardware, e Google, da sempre convinta dell’importanza di una gamma Nexus dotata di ottime specifiche tecniche col meglio delle ultime novità software sul lato Android.Il prodotto finale rientra con pieno diritto nella categoria dei top di gamma non deludendo però le aspettative degli utenti rispetto parametri quali dimensioni e prezzo non conformi alla tradizione dei modelli Nexus. Nonostante tale dettaglio il dispositivo realizzato da Motorola compete a mani basse con alternative quali Galaxy Note 4, Huawei Ascend Mate 7 e le prossime generazioni di modelli di vertice quali LG, HTC e Samsung.
Dimensioni: scocca e display
Il Nexus 6 è disponibile online da Amazon ad un prezzo scontato
Una delle principali sorprese del Nexus 6, oltre che oggetto di discussioni, è proprio il display che consente al dispositivo di assumere la reale connotazione di phablet anziché smartphone incidendo non solo sulla qualità di visualizzazione quanto anche e soprattutto per le dimensioni sviluppate a partire da quest ultimo. Il phablet vanta infatti misure decisamente poco contenute, superiori a qualsiasi competitor, espresse in 82.98 x 159.26 x 10.06 millimetri pensate per accogliere il display con tecnologia QHD Amoled e risoluzione di 2560 x 1440 pixel.
La scelta, pur risultando insoddisfacente nell’ambito del grip e della tenuta curata per arginare i problemi da parte di Motorola, è stata accompagnata da una base hardware di tutto rispetto che non solo regge le prestazioni di calcolo dello schermo ma soprattutto compensa e non limita le prestazioni espresse ugualmente su alti livelli. La scocca, elegante e raffinata al di sotto del quale sono contenuti i dettagli tecnici pensati per far rendere Android Lollipop al massimo, riprende le linee del Motorola Moto X 2014 dal cui progetto deriva l’intero form factor con effetto bombato sulla cover posteriore che evidenzia pregi e difetti di una scelta dimostratasi poco apprezzata dagli utenti.
Il Nexus 6 è infatti ingombrante, ben più di un comune phablet seppur di poco rispetto le alternative presenti sul mercato, eppure garantisce ugualmente una buona presa individuando i propri limiti dimensionali esclusivamente sulla comodità di trasporto. La costruzione, al contempo, rappresenta uno dei migliori esempi con materiali piacevoli al tatto e ben assemblati tanto da superare i parametri forniti da LG con Nexus 4 e Nexus 5.
Hardware
La scheda tecnica delineata da Motorola e Google è pensata per soddisfare le principali necessità di utilizzo, sia personale che lavorativo, fornendo interessanti prospettive in tutti i campi d’analisi primaria sia software che non. Il lavoro, decisamente affine all’esperienza Pure Android pensata da Google, è ulteriormente ottimizzato dalle capacità di Motorola di fornire esclusive funzionali ed intelligenti rispetto i reali bisogni e le necessità di utilizzo tipici della gamma Nexus.
Il dispositivo vanta un processore Qualcomm Snapdragon 805 con CPU quad-core da 2,7 GHz con CPU Krait 450 e corredato da 3 GB di memoria RAM con storage disponibile in tagli da 32 e 64 GB senza modulo d’espansione via microSD, pensati per soddisfare i reali fabbisogni comuni e non. La scelta mossa col processore non risulta attualmente una delle migliori, considerando la disponibilità dello Snapdragon 810 non solo al centro di svariate discussioni per la tenuta quanto soprattutto presente nella prossima generazione di top di gamma 2015, riuscendo però ad assecondare ugualmente le necessità emerse col display QHD che a suo modo non è però paragonabile al medesimo del Samsung Galaxy Note 4.
L’evoluzione che Google ha voluto impartire alla serie Nexus è però tale anche relativamente ambiti correlati alle semplici prestazioni, ma primarie nella quotidianità degli utenti, come il multimediale dove i progressi sono divenuti notevoli rispetto al passato pur non ponendo il device ai vertici di mercato. A tal proposito è stato integrato uno obiettivo, per la fotocamera posteriore, da 13 megapixel con stabilizzatore ottico d’immagine e flash Dual-LED capace di rendere al meglio sia condizioni di ampia che scarsa luminosità, ed un altro obiettivo per la fotocamera anteriore da 2 megapixel pensato per soddisfare in modo più che sufficiente le possibilità di utilizzo frontale dando poco peso al segmento selfies invece potenziato da parte della concorrenza.
La scheda tecnica del Nexus 6 si completa inoltre con una batteria non removibile da 3220 mAh, scelta in linea con la gamma, pensata per soddisfare le necessità energetiche non solo di elementi esosi come display e processore quanto soprattutto per i diversi utilizzi.
Gallery
Interfaccia e multimedialità
Il lavoro condotto in modo sapiente, e ben ottimizzato, da parte di Motorola e Google non è tale soltanto sul lato hardware con quest ultimo campo d’analisi realizzato esclusivamente per far rendere al meglio Android 5.0 Lollipop quale release d’esordio dopo le prime anticipazioni fornite con mesi d’anticipo con la Developer Preview.
Il Nexus 6, con tale firmware strutturato sull’esperienza definita Pure Android, porta definitivamente ad un nuovo livello la qualità di utilizzo di smartphone e phablet offrendo un nuovo ambiente di navigazione piacevole all’occhio, grazie alle imposizioni del Material Design, oltre che semplice ed intuitivo utilizzo, grazie alla modifica strutturale di elementi come App Drawer, barra delle notifiche, Quick Settings ed altri elementi propri dell’OS dell’azienda californiana pesantemente revisionati.
Tra questi spiccano la funzionalità Multi-Utente, i miglioramenti nella gestione della batteria e delle connettività in termini d’efficienza e consumi, oltre fattori propri attinti da Motorola come l’Ambient Display per la visualizzazione di notifiche intelligenti. Nonostante tutti questi aspetti, decisamente accattivanti ed interessanti per uno smartphone, il Nexus 6 conferma gli evidenti limiti di Android nella diversificazione delle interfacce per quanto concerne display più ampi e, come similmente accade per i tablet, la superficie supplementare non viene ottimizzata nella gestione come invece la i competitors hanno fatto garantendo soluzioni e funzionalità adatte alle dimensioni.
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Conclusioni finali
Il Nexus 6 non può ancora esser inteso come un phablet di riferimento nel settore, sebbene ci vada vicino, ed al contempo perde persino la connotazione di prodotto con un ottimo rapporto qualità-prezzo tipico della serie Nexus. Il dispositivo, pur inserendosi in un campo ancora acerbo di valide alternative, soffre la concorrenza di modelli come Samsung Galaxy Note 4 ed Huawei Ascend Mate 7 ritrovandosi penalizzato sia per costi, superiori alla concorrenza, che per hardware, lievemente inferiore ai competitors.
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Il phablet vanta svariati punti deboli emersi a partire dalle dimensioni, decisamente al limite pur se ottimizzate da Motorola nell’agevolazione del grip di tenuta, passando dall’hardware, sul quale si sarebbe potuto fare di meglio su batteria e qualità di display, sino a completarsi nel software, ancora acerbo essendo come sempre la nuova release Lollipop in fase di costruzione costante sia nella risoluzioni dei piccoli bug che nell’adeguamento di tutt un eco-sistema i cui tempi non sono così celeri come si potesse pensare.