La vicenda ban Huawei inizia ad avere le prime ripercussioni e potrebbe portare Google e Android a perdere un enorme numero di device e di applicazioni.
Secondo le ultime voci infatti, Vivo, Tencent, Xiaomi e Oppo, sarebbe state invitate a testare il nuovo sistema operativo Oak OS, chiamato Ark fino a poco tempo fa.
Hongmeng potrebbe quindi diventare il nuovo standard della produzione smartphone cinese, andando a comprendere tutte le aziende che operano in Cina e i più famosi brand del paese.
Stiamo parlando di device diffusi in tutto il mondo, capaci di ottenere un enorme successo.
La conseguenza sarebbe una base Android ridicola rispetto al passato e l’inizio del declino dell’OS open source che per anni ha animato il mondo smarphone.
Google perderebbe la posizione dominante, trovandosi molto probabilmente a fare i conti, non solo con un nuovo OS che compete sul suo mercato, ma anche non nuove app dedicate.
La soluzione è estrema ma ha portato Huawei a proporre quello che per tanti anni è stato evitato per timore.
Dopo il tracollo di Windows Phone, il binomio Apple Google sembrava infrangibile.
Un nuovo attore invece si sta mettendo in mostra e, dai primi dettagli, sembra che l’OS nativo Huawei non sia affatto male.
La società cinese potrebbe sfruttare anche l’effetto novità.
Il nuovo OS potrebbe quindi essere la soluzione a un mercato smartphone saturo e a un Android che non riesce a fare quel grande passo che tutti si attendono a ogni versione.
Di sicuro il panorama smartphone sarà davvero variegato e interessante nell’anno a venire.
Resta da vedere che tipo di impatto l’arrivo di Oak OS avrà sul mercato e quante società riuscirà a convincere.
La mossa di Trump sembra aver creato però un nuovo competitor diretto, anticipando quell’obiettivo che Huawei sognava fin dalla sua nascita del brand.