La notizia è un vero shock, Android infatti è diventato famoso proprio per la sua natura libera e per la possibilità di utilizzarlo sui più svariati dispositivi.
Dopo le recenti sanzioni però, dove Google veniva accusata di forzare il suo motore di ricerca e il suo browser sui dispositivi che sfruttavano il sistema, le cose si preparano a cambiare. Presto infatti i produttori non potranno più installare le app Android liberamente ma dovranno pagare una licenza a Google per sfruttare sistema operativo e appa Google.
Una scelta difficile quella di Google che quasi sicuramente forzerà i produttori a pagare le licenze. Cosa sarebbe uno smartphone Android senza Gmail? Youtube e tutte le app del mondo Google.
Qualche analista però prevede invece la nascita di app proprietarie, aziende concorrenti che potrebbero approfittare della situazione per entrare in competizione con Chrome, Gmail e tutte le altre funzioni. Tra le candidate c’è Amazon che molti vedono pronti a proporsi come concorrente di Google.
Fatto sta che dubitiamo fortemente un’improvviso passaggio degli utenti, magari a squallide app prodotte dalle case di produzione degli smartphone, o a servizi come quello mail alternativi, vista la potenza e la maggiore sicurezza di Gmail.
Queste modifiche interesseranno l’europa, è proprio l’europa infatti che ha deciso di mettere i bastoni tra le ruote al potere di Google, inimicandosi la compagnia e costringendola a correre ai ripari a causa delle sue violazioni.
Il divieto di installare Google Chrome su dispositivi Android senza licenza, avrà inizio alla fine del 2018, da quel momento il rapporto tra Google e i paesi europei si farà difficile, e purtroppo per noi Android si troverà a subire ritardi e problematiche, proprio di fronte al muro legale che si frappone tra la casa madre e il suo sistema operativo.
Un evento quasi storico, dopo anni e anni di produzione in grado di rivoluzionare l’intero mondo smartphone.