Firefox sfida Google sulla privacy

Mentre Google sembra sempre più interessato ai nostri dati privati, tanto da arrivare a tracciare anche gli acquisti effettuati offline, ecco che Firefox, browser da sempre rivale della casa di Chrome e valida alternativa allo stesso, muove una mossa a favore dei suoi utenti, oltre che dell’esperienza di navigazione in generale.

Le prossime versione della app, infatti, elimineranno i software che permettono il tracciamento degli utenti e dei loro spostamenti da un sito all’altro.  Oltre a quelli che generano criptovaluta sfruttando il nostro hardware.

Le ragioni di questa novità stanno tutte nell’obiettivo privacy, messo davanti a tutti da Firefox, e la questione della velocità, tracker e simili rallentano infatti il dispositivo oltre che l’esperienza sul web.

“Il tracciamento rallenta il web – spiega Mozilla – Uno studio di Ghostery dimostra che il 55,4% del tempo necessario a caricare un normale sito web viene passato a caricare tracker di terze parti”. Il tracking è una pratica di profiling che, seguendo i movimenti di un utente da un sito al successivo, permette di crearne un profilo ben preciso.

Il filtro antitracking diventa così un elemento estremamente appetibile per l’utenza che potrebbe all’improvviso iniziare a muoversi dal buon vecchio Chrome a qualcosa che abbia più a cuore la navigazione privata degli utenti e meno bramoso di dati.

Firefox non va dimenticato, è stato in passato, ben sei anni prima dell’uscita di Chrome, uno dei migliori browser a disposizione, rapido e ricco di contenuti capace di rendere l’esperienza di ricerca e navigazione eccellente, scavallando le infinite problematiche di Explorer.

Chrome ha visto il suo successo crescere in particolare grazie alla realtà mobile, su Android infatti vien considerato facilmente il browser per eccellenza e una sorta di strumento base del sistema operativo nativo Google.

La scelta di Firefox è però indubbiamente da seguire, nella speranza che la stessa Google offra qualcosa di simile al più presto.