Si è scritto, ipotizzato e previsto già abbastanza di Android N, il successore di Marshmallow, ma nelle ultime ore gran parte delle caratteristiche sembrano essere già state rivelate da Arstechnica, in un articolo che subito dopo è stato rimosso.
Non proviene di certo da Google l’anticipazione (attendibile, a quanto sembra) ma dal famoso sito tech che (per errore?) ha pubblicato diversi dettagli sull’anteprima developer relativa ad Android N. In questo articolo compariva anche il link dove trovare la preview (google.com/android/beta), offline pure questo al momento, che include uno degli errori 404 peggiori della storia Android. Detto questo, si può intuire l’attendibilità di questa fonte, altrimenti perché rimuovere l’articolo?
E’ stato rimosso, sì, anche se è stato possibile salvare prontamente gli screenshot da diffondere online, ma le notizie emerse sono state confermate da Google, che ha oltretutto reso ufficiale il programma Android Beta (verrà pubblicato a breve), in netto anticipo rispetto al solito lancio previsto in occasione del Google I/O. La notizia senza precedenti per Android è che si potrà ricevere la nuova versione del sistema operativo sul proprio dispositivo via OTA, previa iscrizione al programma Android Beta.
Di seguito, riportiamo tutti i dettagli dell’anteprima developer Android N rivelati e acciuffati online che riguardano la funzione multi-window, una nuova gestione delle notifiche (Split screen) e miglioramenti a Doze e Project Svelte. Con Split screen, le App aperte condividono simultaneamente lo spazio dello schermo, una funzione già offerta da LG e Samsung: la linea nera che compare al centro potrebbe essere sfruttata per ridimensionare le due sezioni.
Il menu delle notifiche è stato ridisegnato eliminando le attuali schede, sostituite da rettangoli bianchi sprovvisti di effetti grafici e che occupano l’intera larghezza del display. Doze viene ulteriormente potenziato per ottimizzare ancora di più il consumo energetico in standby. Google ha lavorato su Project Svelte per migliorare le performance di Android anche sui device di fascia bassa. Sarà possibile usare anche la modalità picture-in-picture, come per iOS 9 sui dispositivi iPad e iPhone.
Tra le altre novità di Android N: il Data saver per risparmiare sul traffico dati con qualsiasi App su rete mobile, la possibilità di selezionare varie lingue e migliorare così anche l’esperienza con le App internazionali, l’introduzione di black list per bloccare numeri indesiderati e la riduzione dei tempi di boot.
I device (smartphone e tablet) supportati da Android N sono, per ora, i seguenti: Nexus 6, Nesux 6P, Nexus 9, Nexus Player, Nexus 5X e Pixel C. Restano fuori Nexus 5 e Nexus 7. Quale sarà il nome? A parte N come Nutella, immagine che circola da un po’ sul web, Google ha da tempo dichiarato che saranno gli stessi utenti a sceglierlo tramite sondaggio. La Developer Preview di Android N è disponibile e si può scaricare a questo indirizzo.