Android M, successore di Lollipop, dovrebbe essere svelato ufficialmente tra pochi giorni (con una possibile versione Preview da scaricare), in occasione del Google I/O, la conferenza annuale per sviluppatori che si terrà a San Francisco il 28 e 29 di questo mese.
Sull’ipotetico Android M, nelle ultime ore, è trapelato qualcosa di più preciso: analizzando il codice sorgente AOSP si è trovato il riferimento in codice mnc-dev, che sta per Macadamia Nut Cookie, biscotti a base di noce macadamia, una specialità australiana. Il nome, in realtà, resta ufficioso come è già successo in passato: quello effettivo si saprà soltanto in occasione dell’annuncio ufficiale. I dettagli più importanti, che saranno rivelati nel corso dell’evento, riguarderanno le piattaforme Android Wear, Android TV e Android Auto. In attesa di notizie ufficiali, abbiamo accumulato indiscrezioni, rumor, ipotesi e anticipazioni attendibili.Material Design:
Android M porterà un aggiornamento evolutivo a Lollipop ma non rivoluzionario. Punterà sul perfezionamento delle feature esistenti, piuttosto che implementare una tonnellata di nuove caratteristiche. Tra queste, Material Design resterà immutato: ci aspettiamo che l’UI della prossima versione Android M sarà costruita secondo i massimi principi di Material Design, l’interfaccia instillata con Android 5.0 Lollipop. In altre parole, dalla prossima versione major di Android ci aspettiamo più icone piatte, ombre sotto gli oggetti, transizioni scorrevoli e un approccio minimalista al design grafico.
Più modi d’interagire:
Immaginate di poter e App Android usando la voce. Bene, dovendo credere ai rumor, questa dovrebbe essere una caratteristica di Android M, che permetterebbe agli sviluppatori di aggiungere capacità, senza l’uso delle mani, ai loro software. I dettagli a riguardo sono scarsi e questa capacità potrebbe essere soltanto una caratteristica di accessibilità avanzata. Un’altra feature di cui i rumor hanno riferito e di cui si sa poco è Nearby: si suppone che semplifichi la ricerca e la comunicazione con altri utenti Android. Sarà questa la risposta di Google ad Airdrop in iOS? Da Android M ci aspettiamo anche cambiamenti nel sistema di controllo del volume e delle notifiche UI e, anche in questo caso, i dettagli scarseggiano.
Miglioramenti nella privacy e nella sicurezza:
Secondo un rapporto di BuzzFeed, Android M dovrebbe sostituire il log-in tramite password con un “sistema natio di autenticazione tramite impronte digitali” inclusa direttamente nel sistema operativo mobile. Ciò significa che gli utenti dovranno possedere dispositivi Android dotati di un sensore d’impronte digitali, che attualmente sono pochi: Samsung Galaxy Note 4, Galaxy Alpha, Samsung Galaxy S5, S6 e S6 Edge, HTC One Max. La funzione di accesso alle App tramite impronte digitali sarà probabilmente utilizzata anche per Android Pay.
Un rumor, in particolare, ha riferito che Android M porterebbe “il potere di Android in tutti i posti di lavoro, dagli impiegati alle piccole imprese, dalle società di logistica ai magazzini”. Dal poco che si sa, pare che Google voglia perfezionare la capacità di Android di separare i dati personali da quelli professionali, cosa che è stata aggiunta con Lollipop. Questa capacità dovrebbe essere conferita, nello specifico, ad Android for Work.
Parlando di privacy e sicurezza, secondo un altro rapporto (quello di Bloomberg), Android M dovrebbe consentire agli utenti di scegliere a quali dati le App scaricabili dal Play Store potranno accedere o meno tramite un’opzione al momento del download e dell’installazione con cui selezionare i permessi da concedere o negare all’applicazione riguardo ai propri dati personali forniti. La scelta in questione concessa all’utente da Android M riguarderà anche le App Android di sistema (tra cui Google Chrome e Google+)? Lo sapremo presto.
Android Pay: tanti modi per spendere i vostri soldi
A marzo, Google ha confermato che stava lavorando sul completamento di una nuova struttura di pagamenti mobile chiamata Android Pay, altra novità che dovrebbe essere perfezionata con Android M. Tecnicamente, non dovrebbe essere visto come un intero nuovo sistema di pagamenti mobile, ma piuttosto come un sistema che permette ai dispositivi e alle società d’integrare facilmente metodi di pagamento sicuri nelle loro App. Inizialmente, NFC sarà il principale mezzo di comunicazione usato da Android Pay e, in seguito, dovrebbero essere supportati i dati biometrici.
Android Wear su iOS?:
La piattaforma software di Google per indossabili, Android Wear, si evolve a vista d’occhio. La sua ultima release ha aggiunto il supporto per comunicazioni Wi-Fi offrendo un’esperienza migliorata all’UI. Al Google I/O, quando Big G annuncerà nei dettagli Android M, sapremo finalmente quali sono i progetti futuri per Android Wear. Pare che Google voglia rendere la sua piattaforma per indossabili compatibile con i dispositivi iOS, vale a dire l’iPhone e l’iPad di Apple. E’ qualcosa di difficile da credere ma non impossibile, considerando che gli smartwatch Android Wear, ad esempio, sono stati costruiti per funzionare con l’hardware iOS. Ad ogni modo, Google ha dichiarato di essere “prossima ad ultimare i dettagli tecnici”, che permetteranno agli utenti di Android Wear di Altra novità che sarà portata da Android M. LEGGI ANCHE: Android Wear: smartwatch compatibili con iPhone e iPad
Quando verrà rilasciato Android M?:
Google rivelerà Android M al suo I/O, tra pochi giorni, ma l’attesa di un imminente rilascio della nuova versione della piattaforma si fa spasmodica. Dovrebbe essere resa disponibile per il download in tempi brevi, subito dopo la conferenza, ma il rilascio di una versione davvero stabile potrebbe richiedere mesi. La preview di Lollipop, ad esempio, è stata rilasciata a giugno 2014, per essere lanciata effettivamente solo 5 mesi dopo. In ogni caso, ci si aspetta che i dispositivi Nexus e Google Play Edition saranno i primi a ricevere l’aggiornamento ad Android M. Gli smartphone e i tablet top di gamma targati Samsung, LG, Sony, HTC e Motorola dovrebbero ricevere subito dopo l’update della nuova versione Android M. A seguire…