A quanto pare, il customer care Amazon gli ha inviato un buono regalo da 5 Dollari per scusarsi:
“il team tecnico non poteva credere a ciò che stavo dicendo. Continuavano a scusarsi, ma non sapevano cosa fosse successo. Gli ho semplicemente chiesto di mettere un pò di musica, e non ho mai creato una playlist. In precedenza quando gli facevo richieste di questo tipo iniziava a riprodurre tracce sulla base dei miei gusti musicali“.
Il giovane si è detto “un pò infastidito dal buono regalo che mi hanno mandato: cinque sterline non sono sufficienti dopo un insulto. Tutto quello che volevo fare era cancellare il mio abbonamento Prime perchè non lo stavo sfruttando. Ma quando ho fatto la richiesta qualcosa deve essere andato storto. Anche se comunque ha continuato a chiamarmi Mike“.
Se la notizia dovesse rivelarsi reale, allora non escludiamo che qualche tecnico abbia nascosto un algoritmo particolare dentro l’IA di Alexa.
La cosa suona un po’ strana, nonostante la news rimbalzi a destra e a manca per la rete.
L’insulto di Alexa non può in nessun caso nascere da un errore di sistema, se dovesse essere confermato, si tratterebbe davvero di un elemento inserito in programmazione, o di un qualche tipo di scherzo subito dal giovane.
Di sicuro però, vera o falsa che sia, la vicenda ha coperto di un alone inquietante l’IA Amazon.