La sicurezza di Whatsapp potrebbe essere compromessa da un file Mp4.
Si tratta di un falso file che contiene in realtà un pericoloso virus in grado di carpire le informazioni degli utenti.
Un attacco di questo tipo permette infatti agli hacker di installare un software maligno all’interno dello smartphone.
La vulnerabilità, nota come ‘CVE-2019-11931’, permette di accedere ai dati privati degli utenti.
“WhatsApp lavora costantemente per migliorare la sicurezza del servizio. Rendiamo pubblici i potenziali problemi che abbiamo, risolvendoli con le migliori pratiche del settore. In questo caso, non vi è motivo di credere che gli utenti siano stati colpiti”, spiega il portavoce della piattaforma che, ancora una volta cade sotto gli attacchi informatici più svariati.
Le versioni vulnerabili a questo particolare attacco sarebbero: 2.19.274 su Android , 2.19.100 su iOS, assieme alle versioni pari o inferiori alla 2.18.368 su Windows Phone.
Per proteggersi dalla problematica il consiglio è quello di aggiornare Whatsapp al più presto.
In ogni caso evitate di scaricare media, anche da utenti conosciuti.
Alcuni attacchi di questo genere infatti, utilizzano proprio account infetti, o account simulati per convincere gli utenti a effettuare i download.
ancora una volta Whatsapp viene utilizzato per la diffusione di virus e sistemi in grado di rubare le informazioni degli utenti.
Una serie di vulnerabilità che portano a mettere in discussione l’effettiva sicurezza della piattaforma e dell’intero ecosistema social.
La condivisione di dati e, in particolare, i download, sembrano infatti un punto debole notevole, soprattutto in assenza di un sistema di protezione integrato all’interno della piattaforma.
I virus di questo genere sono destinati a diffondersi a dismisura.
Resta da capire se, la diffusione di questi malware, possa portare presto o tardi all’abbandono delle piattaforme più colpite e costantemente nel mirino del cybercrimine.
Gli aggiornamenti possono aiutare, spesso però arrivano a danno fatto e difficilmente prevengono la diffusione dei malware.