Gli smartspeaker stanno diventando un trend di mercato con un aumento che mostra un +44% e un totale di 28,6 milioni di unità spedite tra Amazon, Alibaba, Baidu, Google, Xiaomi.
A quanto pare però, Google Home ha un grosso problema: Amazon Alexa.
Lo speaker di casa Android infatti vende pochissimo rispetto alla rivale Amazon che stacca tutti, conquistanto il 36,6% del mercato.
Si parla di 10,4 milioni nel corso di questo trimestre che vede invece un declino da parte di Google.
A pesare sulle vendite potrebbero essere prezzo, qualità, ma anche immagine pubblica e tutela della privacy.
Di recente infatti Google si è attirata l’antipatia degli utenti proprio dal lato privacy, portandoli a privilegiare un brand noto come quello di Amazon, più interessata a venderci prodotti che ai nostri dati.
“I dispositivi a basso costo sono fattori di crescita vitale per display intelligenti e si prevede una concorrenza accesa in vista della stagione degli acquisti del 4 ° trimestre“, scrive Low in una nota.
Proprio i display intelligenti si preparano ad avanzare questo particolare mercato che ci porterà, presto o tardi, dei veri e propri assistenti robotici in casa.
Le IA degli assistenti vocali infatti, sono sempre più raffinate e le loro possibilità di interazione con gli oggetti di casa connessi alla rete sempre maggiori.
La domotica è chiaramente il futuro, una tendenza destinata ad affermarsi nelle case degli utenti, tranne di chi la rifiuterà per scelte personali.
I sistemi domestici diventano però sempre più automatizzati e, prendendo spunto dalla fantascienza, le intelligenze artificiali diventano lentamente colleghi di vita e di lavoro.
Amazon troneggia sul mercato e si gode la sua posizione dominante, mentre Google arranca, dimostrando ancora una volta come, quando l’azienda si sposta dai suoi classici servizi, inizi a traballare nonostante investimenti miliardari e team di livello altissimo.
Staremo a vedere chi sarà premiato dall’imminente periodo natalizio.