Nel mondo si sta diffondendo sempre di più la tendenza al ‘binge-gaming’, ovvero giocare per ore e ore ai videogiochi, come avviene con le lunghissime sedute, assolutamente poco salutari di serie tv.
L’allarme riguarda giovani tra i 18 e i 25 anni con una media di gioco di sei ore e 34 minuti.
In certi casi si arriva anche picchi di 15 ore consecutive in Giappone.
La notizia arriva dal rapporto dello “State of Online Gaming” di Limelight Networks che ha visto la partecipazione di 4.500 consumatori in Italia, Francia, Germania, India, Giappone, Singapore, Corea del Sud, Regno Unito e Stati Uniti, dai 18 anni in su.
La media di sessioni che emerge è di 4 ore e 36 minuti con un notevole aumento rispetto all’anno passato.
Certo, passare da serie tv a videogiochi non cambia molto e, forse, si tratta solo di un maggiore interesse verso i videogiochi rispetto alle serie che hanno visto folli casi di sessioni da dieci o più ore, intere serie viste in un solo giorno.
I numeri più alti arrivano dal Giappone dove il 9% dei giocatori dice di essere stato al pc o alla console per 15 ore di fila.
In italia, il 6% dei gamer gioca più di 20 ore a settimana, una cifra abbastanza regolare rispetto al resto del mondo.
Tra i mezzi più utilizzati cresce anche lo smartphone che diventa una delle piattaforme principali del bing gaming.
Un’abitudine non troppo buona quella del bing gaming come del bing qualsiasi cosa, che rovina spesso la stessa esperienza vidoeludica.
I giochi infatti andrebbero apprezzati per un periodo prolungato, giocando magari una o due ore al giorno.
In ogni caso, l’ennesimo segno di come questo mercato sia diventato ormai una costante nella vita di milioni di persone di tutte le età, e sia destinato a guadagnare sempre più importanza con il passare degli anni.