Nell’era degli hacking continui e del più grande rischio sicurezza mai visto prima dovuto alla digitalizzazione della vita quotidiana, alcuni intrepidi non demordono e scelgono la password più debole mai esistita.
Ed ecco che, anche nel 2019, ‘123456’ è la password peggiore in assoluto e riesce a mantenere il primato.
Non mancano nella classifica Admin, Iloveyou e altre password degli anni 90, ormai divenute uno standard per molte persone.
Non mancano all’appello secret, Donald, Password e tante altre password scontate o legate a nomi famosi tra le prime ad essere individuate dagli hacker.
Gli autori della lista commentano:
“La nostra speranza è che pubblicare la classifica ogni anno serva a convincere le persone a proteggersi meglio online”, a parlare è Morgan Slain, amministratore delegato di SplashData.
La violazione delle password, che vengono spesso messe direttamente in rete, a disposizione di chiunque, è ormai una quotidianità.
A volte, non è necessario avere una password debole, ma basta affidarsi all’inefficienza di Google, Facebook e altre realtà che perdono quotidianamente i nostri dati in leak di vario genere che mettono a rischio la nostra sicurezza e la nostra privacy.
Quella della sicurezza informatica è una delle più grandi sfide che il mondo moderno si troverà ad affrontare.
L’avvento del 5G, della Domotica e dell’internet delle cose, dovrà viedere una crescita esponenziale della sicurezza, perché gli attacchi saranno sempre più frequenti e sofisticati.
Resta da capire se, il sistema attuale, è in grado di contenere una simile mole, tecnica e varietà come quella degli attacchi informatici moderni, mossi molto spesso non modo massivo e da realtà con possibilità di finanziamento importanti.
Basti pensare all’epidemia di Ransomware che stanno colpendo le P.A. italiane.
Di sicuro, è il momento di modificare la password e passare all’autenticazione a due fattori, ancora un buono standard di sicurezza, almeno sul finire del 2019.